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Mobilità: come cambia con la Generazione Z

Secondo uno studio condotto da McKinsey i giovani europei stanno modificando i tradizionali paradigmi del mercato dell’auto scommettendo su acquisto online, sostenibilità e multimodalità. E secondo il sociologo Morace non si tornerà indietro

La Generazione Z sta riscrivendo la storia della mobilità di massa modificando profondamente comportamenti che sembravano scolpiti nella pietra. A metterlo in evidenza una survey realizzata da McKinsey nel corso della quale gli esperti della società di consulenza strategica hanno chiesto a un campione di 4mila clienti europei (francesi, tedeschi e britannici) quali fossero le loro aspettative nei confronti della mobilità.

AVANZA L'ESPERIENZA DI ACQUISTO E FINANZIAMENTO ONLINE

Al centro delle loro risposte c’è il web. I giovani lo usano per divertirsi, informarsi e fare acquisti, facendo propria una mentalità di consumo online, anche quando si tratta di beni costosi come le automobili. Un dato su tutti: oltre il 55% degli acquirenti della Gen Z prevede di ordinare la prossima vettura online e solo il 17% desidera affidarsi interamente ai concessionari di automobili tradizionali, rispetto a oltre il 40% tra le generazioni precedenti.

È probabile che due consumatori della Generazione Z su tre scelgano il finanziamento del veicolo online dopo aver configurato il veicolo dei loro sogni, rispetto a meno del 50% tra i gruppi di età più avanzata.

Più della metà degli appartenenti alla generazione Z del campione vorrebbe, inoltre, iniziare un’esperienza di acquisto di auto online in base alle proprie considerazioni sul budget.

Centrale è poi l’ottenimento di un preventivo, ovviamente sempre online, al quale deve seguire anche l’ottenimento di un finanziamento, anche questo erogato senza recarsi in un’agenzia fisica.

McKinsey Mobility Consumer Pulse Survey
McKinsey Mobility Consumer Pulse Survey
LEASING QUESTO SCONOSCIUTO

La ricerca ha fatto emergere che i nati fra il 1997 e il 2012 non hanno molta dimestichezza con il leasing. La quota di consumatori della Generazione Z che non ne ha mai sentito parlare è due volte superiore a quella di tutti gli altri intervistati. Come conseguenza il leasing non è un’opzione praticata anche perché gli intervistati temono eventuali costi nascosti che possano far lievitare la rata mensile o il riscatto finale del mezzo. Le giovani generazioni, del resto, prestano una grande attenzione al prezzo di acquisto che per un compratore su due rappresenta il principale fattore di scelta di un mezzo.

APPROCCIO MULTIMODALE ALLA MOBILITÀ

Più aumenta l’età più si è dipendenti dall’auto privata. Secondo la survey, infatti, il 77% degli over 45 opta in primo luogo per la propria quattro ruote, percentuale che diventa il 42% per la Gen Z (49% per gli intervistati con età compresa fra 30 e 45 anni).

Quando si tratta di muoversi, i giovani europei optano per un vero e proprio mix all’insegna della flessibilità e dell’attenzione all’ambiente. Nella loro combinazione ideale l’uso del trasporto pubblico pesa per il 20%, della micromobilità per l’11% e della mobilità condivisa per il 9%. Una tendenza, dicono gli esperti di McKinsey, destinato a rafforzarsi con una crescente riduzione della dipendenza dalle auto private e l’aggiunta di più modalità di mobilità condivisa.

A proposito della condivisione, la Generazione Z si contraddistingue anche per una tendenza a non considerare l’auto un bene di cui essere gelosi, tanto è vero che quasi il 55% dei consumatori della Gen Z è disposto a condividere i propri veicoli privati con altri.

L'AUTO DEI SOGNI È PICCOLA, ELETTRICA E SUPER SICURA

Ma quale auto pensano di acquistare i giovani europei? Uno su due desidera una vettura elettrica a conferma della maggiore sensibilità nei confronti dei temi della sostenibilità. Il mezzo di trasporto, poi, deve essere sicuro e dotato degli ultimi accorgimenti tecnologici di assistenza alla guida (ADAS) e non può prescindere dall’essere connesso e capace di supportare diversi media.

Ma non solo: i veicoli di grandi dimensioni non esercitano un forte fascino su questi clienti al contrario dei mezzi compatti o dei microveicoli. Si tratta di opzioni preferite dal 64% degli appartenenti alle Generazione Z rispetto a circa il 50% in tutte le altre fasce d’età.

ANCHE IN ITALIA L'ESPERIENZA VINCE SULLA PROPRIETÀ

Secondo il sociologo Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab e ideatore del Festival della Crescita “queste sono tendenze ravvisabili anche in Italia. Tra l’altro ci sono chiare evidenze anche da noi del fatto che non si cambierà direzione. In sostanza non stiamo assistendo a una semplice congiuntura. Per i giovani della Generazione Z il pragmatismo viene prima di tutto: loro sono attenti all’uso degli oggetti. Ne consegue che possedere qualcosa che si lascia per gran parte del tempo in garage è considerata un’assurdità. Questo ragionamento è tipico in particolare dei giovani che vivono nei grandi centri urbani e spiega la diminuzione dell’interesse nei confronti della proprietà di un’auto. Ma non solo: in Italia si regista un 5% in meno ogni anno di patentati. Il conseguimento della licenza di guida, in sostanza, non rappresenta più uno status o un traguardo.

Del resto, sono a disposizione tantissime altre forme di mobilità anche se, rispetto al resto d’Europa, in Italia un mix di mobilità che veda un peso crescente del trasporto pubblico è difficile da realizzare perché spesso da noi bus, tram e metro non sono efficienti, per non parlare del fatto che in tanti centri piccoli e piccolissimi sono del tutto assenti. In questi casi ovviamente l’uso dell’auto è fondamentale. Ma in generale la vettura è considerata ormai alla stregua di una commodity dai nostri giovani e la proprietà è sacrificata sull’altare di un pragmatismo scatenato”.